No, non inizierò con la solita stravecchia forma “Caro Diario…”, no, non mi va di fare tutti questi patinati rimandi alla tradizione…no, queste cose si scrivono se il diario non lo legge nessuno, se si tratta di un diario privato, chiuso con il lucchetto, nascosto sotto il letto, dentro una scatola, controllato guardingamente…e tutte le altre cose che si fanno con un diario segreto (in cui svelare i propri indugi, i misteri,le proprie esperienze e tanti altri bla…bla…bla) non le voglio fare.Parliamo dunque di un “diario-cronaca”, idea improvvisata adesso mentre scrivo: una specie di prima e dopo le riprese, con aspettative e commenti sulle aspettative, sulla giornata, sulle ore di riprese, sui silenzi infranti, sulle battute sbagliate (anche se andrà, penso, poco male, sta volta visto che non esistono dialoghi), sulle incazzature storiche (quelle monumentali di proporzioni bibliche e quelle un po più “atee”), sulle risate, gli scrosci e fiumi di battute volati sul set…e tanti altri viaggi psicotropi…