tinker, tailor, soldier, spy-la talpa

Se fosse tratto da un libro oppure no, non cambierebbe niente perchè Alfredson si è impadronito, in tal modo, della storia del best seller di John Le Carrè rendendola adatta a i suoi canoni registici.La prosa semplice e scarna dello scrittore è trasformata in lunghi flashback silenziosi,in momenti particolari o in dialoghi semplici brevi che lasciano allo spettatore il tempo di pensare oppure di perdersi.

I complotti, gli intrighi tra sovietici, inglesi e americani sono descritti con insolito verismo, senza lasciar trapelare  nessuna interpretazione e nessuna presa di posizione.Tutto ciò rende il complesso una tortuosa ma travolgente delineazione (mai così precisa) della guerra fredda.

La bravura (d’ avanguardia) di Alfredson però non mette in ombra la bravura degli attori tra i quali spicca Gary Oldman che con un’ interpretazione minimale riesce a dare un affresco superbo dell’ idealista sincero e della spia (anti-Bond).

Un  film di genere che sposa perfettamente lo spirito d’ autore creando uno dei più grandi film di spionaggio degli ultimi anni.

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